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07 dicembre 2006
Elmore Leonard a Courmayeur Ha preso il via il 5 dicembre la sedicesima edizione del Courmayeur Noir in Festival, rassegna dedicata al genere noir. Il piatto forte della rassegna è il vincitore di quest'anno del Premio Raymond Chandler, Elmore Leonard, lo scrittore e affermato sceneggiatore americano, amatissimo da registi come Soderbergh e Tarantino. Leonard, di cui Einaudi-Stile Libero ha appena pubblicato "Hot Kid", è a Courmayeur l'8 dicembre. E il suo libro in questi giorni sta raccogliendo il plauso dei critici, con recensioni-fiume sui maggiori quotidiani nazionali. Su "La Repubblica" del 5 dicembre a recensire il libro è niente di meno che Wu Ming, che inizia il pezzo con una bella metafora comparativa: se vi sono piaciuti "The gosth of Tom Joad" di Bruce Springsteen e "Fratello dove sei?" dei fratelli Coen amerete "Hot Kid" di Elmore Leonard. Il festival, che chiude i battenti il 10 dicembre, ha inoltre in cartellone alcune anteprime cinematografiche, una delle quali sarà sicuramente gremita di piccoli cinefili. E' il caso di "Giù per il tubo", animazione natalizia dedicata al pubblico dei più piccoli del MINI Noir . C'è molta attesa anche per "Deja vu" di Tony Scott con Denzel Washington in corsa contro il tempo, per sventare un attentato terroristico a New Orleans. Ma a Courmayeur il noir è declinato in tutte le sue varianti, compresa quella delle fiction televisive. E per la tv, oltre a un particolare festeggiamento alla serie italiana "Crimini" di Raidue, particolare rilevanza sarà data all'anteprima di serie americane presto in programma su Fox Crime (partner del festival). La serata inaugurale della kermesse poi è monopolizzata da un autentico manifesto dell'horror americano che fa impazzire i teen ager di oggi e quelli di ieri. I trentenni ricorderanno molto bene questo titolo: Non aprite quella porta. Ebbene il prequel del film, diretto da Jonathan Liebesman ed erede naturale di una saga che cominciò appunto negli anni '70 con il leggendario film di Tobe Hooper, apre la sedicesima edizione del Noir in Festival. E se negli anni Settanta erano i fantasmi della guerra del Vietnam a popolare gli incubi degli americani, adesso si racconta l'inizio di una vertigine dell'orrore che coincide con un altro momento di angoscia collettiva a stelle e strisce. Sull'onda di un clamoroso successo oltreoceano, Non aprite quella porta – l'inizio sarà poi nelle sale italiane due giorni dopo il debutto a Courmayeur. Ma la caratteristica del festival diretto da Emanuela Cascia, Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, è quella di alternare blockbuster e vere scoperte, grandi scrittori internazionali a tematiche d'attualità. E così i due film in concorso della prima giornata sono l'americano "10th and Wolf" di Robert Moresco con un ex marine che finisce al soldo della mafia di Philadelphia (nel cast insieme a Giovanni Ribisi e Dennis Hopper anche il nostro Enzo Salvi) e il francese "La tourneuse de pages" di Denis Dercourt, vera rivelazione del festival di Cannes e prossimamente distribuito in Italia da Mikado. Tre i grandi temi alla ribalta di quest'edizione del Festival tra cinema e letteratura: la violenza giovanile, la minaccia delle metropoli contemporanee squassate dalla rivolta delle periferie, il ricordo delle pagine più segrete dell'invasione di Budapest, a distanza di mezzo secolo. La giuria per il cinema è presieduta dal regista e produttore James Hodges ed è composta dallo scrittore Peter James, dal musicista e scrittore Davide "Boosta" Di Leo e dai Fratelli Manetti. Etichette: Letture Inserito da ottoemezzo a-live alle 10:511 Commenti: |
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